Finalità  del documento:

 

Il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si basa su una visione globale della persona che si accompagna efficacemente a quella del modello ICF della classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute (International Classification of Functioning, disability and health) fondata sul profilo di funzionamento e sull’analisi del contesto, come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2001). Norme primarie di riferimento per tutte le iniziative che la scuola ha finora intrapreso sono state la L. 104/1992 per la disabilità, la L. 170/2010 e successive integrazioni per gli alunni con DSA, e sul tema della personalizzazione la L. 53/2003. La Direttiva amplia al di là dei DSA l’area delle problematiche prese in considerazione quali, ad esempio, i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperattività, nonché il funzionamento intellettivo limite, e introduce il tema dello svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. Essa inoltre, insieme alle successive note ministeriali, sposta definitivamente l’attenzione dalle procedure di certificazione alla rilevazione dei bisogni di ciascuno studente, “delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà” La La C..M. 6 marzo 2013, evidenzia il ruolo fondamentale dell’azione didattica ed educativa, e quindi il dovere per tutti i docenti, di realizzare la personalizzazione del processo formativo di ogni alunno, anche attraverso l’utilizzo, quando necessario, di misure dispensative e strumenti compensativi, con una “specifica attenzione alla distinzione tra ordinarie difficoltà di apprendimento, gravi difficoltà e disturbi di apprendimento Da una serie di ricerche,a cura dell’agenzia sanitaria Regione Campania, sia la prima  Universita’degli Studi di Napoli,’’ Federico II’’ che la seconda Universita’ di Napoli, hanno evidenziato che un’elevata qualita’ del processo di inclusione nella scuola, presuppone l’individuazione di procedimenti stabili,strutturali e flessibili,in grado di rispondere efficacemente ai molteplici bisogni educativi speciali che si possono presentare.A tal fine occorre che ogni figura (docenti curriculari,di sostegno,educatori,assistenti,medici,psicologi,operatordell’ASL..) venga coinvolta nelle forme di processo formativo dell’alunno BES.Dal punto di vista  metodologico e operativo si e’ passati dalla logica del sostegno individuale a quella della rete dei supporti costituita dagli apporti del gruppo di lavoro.La nostra istituzione,sulla base dell’orientamento in rete, della ricerca ed innovazione del Polo Qualita’ di Napoli-USR per la Campania,non intende trascurare orientamenti formativi che provengano da una serie di ricerche e azioni del POLO QUALITA’per favorire processi di inclusione e successo integrativo scolastico.

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