La morfologia del territorio
Frattamaggiore è uno dei 19 Comuni a nord di Napoli e si estende su un territorio di circa 5,32 Kmq.
E’ situata nella zona interna dell’agro campano, a 42 metri sul livello del mare e a 12 dal capoluogo regionale con il quale è collegata mediante un servizio di autolinea e dalla Stazione FF. SS.
Confina a nord con Frattaminore, a sud con Casoria e Casavatore, a est con Afragola e ad ovest con Grumo Nevano.
La morfologia del territorio evidenzia i tratti geografici della pianura con le relative caratteristiche climatiche.
La composizione urbana si sviluppa anche storicamente, da tre agglomerati originari, tuttora evidenti nei tratti salienti della loro struttura primitiva, sovrastati da modificazioni di notevoli proporzioni, intorno ai quali si è in tempi recenti esteso, l’abitato verso la periferia nord (Frattaminore), verso ovest (Grumo Nevano) e verso est (Afragola).
La conformazione urbana
La densità abitativa (con un numero di circa 38.000 ab., secondo i dati dell’ultimo Censimento), specialmente in questi ultimi anni, ulteriormente lievitata, denota una strutturazione disomogenea della popolazione, anche in senso economico e culturale, ove si consideri che a vaste zone residenziali, fanno ancora da contrasto aree depresse e talora degradate.
E’ avvertito il fenomeno immigratorio, senza particolari situazioni di emarginazione nei confronti di quanti, dai Paesi dell’Africa o da quelli dell’Est europeo, esplicano mansioni precarie, spesso alimentando il mercato del lavoro nero o intraprendendo attività di ambulantato, quando non incrementano la manovalanza della microcriminalità che è presente sul territorio, con tassi che stanno toccando livelli allarmanti.
La strutturazione alla quale è andata soggetta negli ultimi tempi, la conformazione urbana, non ispirata a criteri oggettivi e funzionali di una adeguata pianificazione, risente della mancanza di spazi verdi e solo da pochi anni ha potuto ovviare in parte, anche sotto la spinta del disagio abitativo provocato dal sismo del 23 novembre 1980, alla abnorme richiesta di alloggi, con la nascita di insediamenti di edilizia popolare, del tutto privi di infrastrutture, come quello adiacente alla sede centrale del Liceo.
L’esigua risorsa abitativa disponibile, non proporzionata alla domanda che continuamente emerge specialmente da parte di quanti sono confluiti da Napoli nella nostra città, ha prodotto una visibile trasformazione della fisionomia urbanistica, incidendo negativamente sulla vivibilità in genere, tanto da indurre un decremento demografico di 400/500 unità, a causa della trasmigrazione verso le zone circondarie di Napoli.
L’economia
Dal punto di vista economico, la città ha assunto nel tempo, i caratteri relativi alle fasi della trasformazione produttiva, da centro rurale, con spiccata attività nel settore della lavorazione delle funi, e, nel secondo dopoguerra in quello oltremodo redditizio della canapa, a centro di sviluppo del settore terziario, con tendenza all’attività commerciale.
Ciò è testimoniato dalla presenza di numerosi Istituti di Credito, alcuni dei quali già presenti nel tessuto economico urbano sin dagli anni ’50, nel solco della creazione di Banche a capitale e ad iniziativa privata, sorte dalle risorse finanziare del capitale realizzato dal ceto borghese, in virtù dei lauti guadagni derivanti dalla capacità imprenditoriale fondata sull’attività canapiera.
Sono presenti in città, varie industrie di piccolo e medio livello e laboratori semiartigianali che danno benessere ma, nello stesso tempo, alimentano sottoccupazione, lavoro nero e lavoro minorile.
Il commercio è abbastanza sostenuto, tanto da poter offrire occasioni di lavoro.
Del tutto irrilevante risulta ormai l’artigianato, mentre l’agricoltura ha ancora il suo peso, nella produzione e coltivazione delle fragole e degli asparagi.
Non manca il sottoproletariato che vive di assistenza, evidenziando anche vaste sacche di disoccupazione adulta e giovanile, che tocca ormai anche la dimensione intellettuale; condizione questa, che favorisce spesso il ricorso al lavoro minorile.
Frattamaggiore è sede dell’ASL NA 3 con gli annessi servizi, e dell’Ospedale. Negli anni ’80 è stato istituito il Commissariato della Polizia di Stato che affianca l’operato della Stazione dei Carabinieri nella lotta alla criminalità.
L’opera educativa della Scuola si esplicita con la presenza di quattro Circoli didattici, tre Scuole Medie inferiori, un Liceo Classico, un Liceo Scientifico, un Istituto Tecnico Commerciale e l’IPSIA, oltre a varie Scuole private di vario ordine e grado.
L’azione pastorale di sette Parrocchie, la presenza di gruppi, movimenti ed associazioni, unitamente ad organizzazioni di volontariato, costituiscono sul territorio il segno di esperienze e realtà notevoli.
La popolazione scolastica del Liceo è numerosa, in quanto affluisce anche dai paesi vicini con i quali la città è in continuità, quasi a formare un’unica conurbazione che delimita un territorio disomogeneo sotto il profilo socio-culturale ed economico.